giovedì 18 settembre 2008

La Violenza Contro Natura: il Pendolarismo

Sono un cazzone disorganizzato, disordinato ed intellettualmente pigro. Ecco cosa risponderei a chi chiedesse di descrivermi (tranne in caso di colloquio: organizzato, determinato ed entusiasta sono i 3 aggettivi che ho scelto). Sono fatalista, non pianifico, se posso farne a meno non penso, casa e postazione in ufficio sono egualmente ed indiscutibilmente caotiche.

Poi ho iniziato a fare il pendolare.

Prendo il treno delle 7.26 (se è soppresso/in ritardo 7.38), impiego 20 minuti per prepararmi (d’estate qualcosina in meno), 5 minuti per arrivare in stazione. Il treno del mattino è stato scelto in base ad punteggio dato dalla sommatoria di valori ponderati assegnati a fattori come: ora di arrivo, durata viaggio, capienza del treno, comodità dei sedili.

Se il treno è puntuale (dai 15 ai 18 minuti per arrivare in ufficio a seconda dei semafori) posso fare colazione al bar (non più di 7-8 minuti comunque, deroghe concesse solo se la Gazzetta è occupata). Tra i 10 e 15 minuti di ritardo salto, oltre i 15 corro o prendo l’autobus.

Ho costruito mentalmente la mappa del treno, so dove devo aspettare per essere vicino alle porte e dove sedermi per essere vicino all’uscita della stazione. Ma per passare un piacevole (??!!) viaggio dedicandomi alle mie attività predilette (dormire), nei pochi secondi di corsa al posto a sedere, devo essere abbastanza lucido per evitare di sedermi vicino a

- conoscenti (meglio evitare di parlare, questi pendolari di merda sono sempre nervosi e si fanno un sacco di problemi!)
- ingegneri (molti li ho schedati, altri li riconosco dall’abbigliamento..non me ne voglia la categoria ma si entusiasmano a parlare di lavoro alle 7e30 mentre io ho la bolla al naso)
- gruppi di ragazze/donne (tanto le fighe non viaggiano in treno...le altre parlano troppo)
- fumatori (avete provato a stare vicino ad un posacenere gigante per 1h?)
- teenager e bambini
- anziani (sono dotati di un sistema termoregolatore particolare, d’estate odiano finestrini aperti e aria condizionata, d’inverno hanno sempre caldo)

Sul perchè questi ultimi debbano viaggiare sui treni strapieni e in ritardo dedicati a pendolari ho da sempre un grosso punto interrogativo...magari tra 50 anni mi divertirò anche io a far chiudere il finestrino in estate a qualche giovanotto addormentato e vestito da matrimonio.

Per il viaggio mi sono comprato un IPOD che pesa 3kg che contiene più roba di quanto potrò mai scaricare, ho dovuto imparare ad usare 5 software diversi per poter scaricare/convertire/caricare musica e filmati. Leggo più libri di Pico de Paperis, mi sono fatto tessere della Feltrinelli, Mondadori e di tutte le librerie economiche.

Mi irritano gli imprevisti, l’orologio è il mio migliore amico, ho uno zainetto preparato la sera prima con il necessario per affrontare ore di attese, cellulare e ipod sono sempre caricati al massimo.

Un momento....non è che ai colloqui dico la verità??

Billy H.

2 commenti:

Emil Sinclair ha detto...

Le fighe non viaggiano sui treni dei pendolari... verissimo. E se per caso ce ne fosse una non ne prenderebbe certo uno diretto a Genova!!!!

robbby ha detto...

davvero carino questo blog...ma dissento sulle fighe e i treni...:D