mercoledì 21 ottobre 2009

Qui buttiamo giù la parete....


“Allora qui buttiamo giù la parete, andiamo lungo questo muro, allarghiamo questo pezzo, ma non troppo, tanto spazio ce n’è. Qui togliamo le scrivanie e mettiamo una bella isola in mezzo ed è fatta. Ci stanno almeno il doppio delle persone”
Chi lavora in un ufficio e non ha vissuto questo momento almeno una volta alzi la mano.
E’ molto semplice. Tu stai inebetito a lavorare come al solito sul tuo pc. Entra una delegazione composta solitamente da Direttore Generale o equivalente + Altro Dirigente a scelta + Non meglio precisato figuro (che si scopre successivamente essere il responsabile dei lavori).
I tre non salutano, entrano semplicemente nell’ufficio e tu sei trasparente. Non più considerato di un mobile o una sedia. Guardano con occhio indagatore la stanza. Scambiano le frasi soprascritte accompagnandole con ampi gesti delle mani e qualche sogghigno compiaciuto. Si trattengono non più di due minuti e quindi, sempre rigorosamente senza salutare ne degnarti di una parola, se ne vanno.
Et Voilà! Il trasloco è deciso. Efficienza imprenditoriale a stecca.
Come? Tu non ne sai niente? Ma perchè dovresti saperlo? Quando fai i lavori in casa tua mica ti metti a spiegare ai tavoli, agli armadi, alle sedie che cosa succederà. Li fai e basta.
Da quel momento in poi i burattini da ufficio (noi) cominciano le congetture più improbabili. Ci mettono in 70 nella stessa stanza. Ci hanno venduti e ci fanno fuori tutti. Andremo a lavorare nella più bieca periferia e qui staranno solo i dirigenti. Ci spostano con quei puzzoni dei sistemi informativi. Insomma, le peggiori invenzioni. Esattamente come quando in Fantozzi sono tutti al cinema mentre giocava l’Italia e si sparge la voce che “ha segnato Zoff di testa”.
Si trascorrono poi dalle due alle tre settimane senza più vedere nessuno ne avere alcuna notizia fino al giorno in cui, sempre mentre sei chino sul tuo pc, arriva una squadra di operai che inizia a martellare, spaccare, spostare. Il tutto mentre tu continui a lavorare e a non sapere un cazzo. All’ultimo secondo poi, quando un ragazzone nerboruto sta per sollevare la tua scrivania, il tuo capo, con nonchalanche, ti dice: “Ah, senti, ci spostiamo al 4 piano insieme a quelli dei sistemi informativi. Molto meglio, cosi si lavora in gruppo”.
- E tu, ingenuamente: “Eh, ma scusa, sono già in cinque in uno stanzino. Più noi quattro come facciamo?”.
- “Ma non c’è problema, basta mettere delle isole in mezzo alla stanza. Tra l’altro ci si sta benissimo”
- “Ah, ecco... ok. E scusami, qui dove eravamo noi chi ci viene?”
- “Si allargano i dirigenti”
:-(
Ha segnato Zoff di testa....

polonegativo

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