venerdì 26 marzo 2010

Credo (da Radiofreccia)


Credo nelle rovesciate di Boninba e nei riff di Keith Richards.Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l’affitto ogni primo del mese.Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.Credo che un’Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.Credo che non sia tutto qua, però, prima di credere in qualcos’altro, bisogna fare i conti con quello che c’è qua. E allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con 300.000 al mese, però, credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.Credo che ci ho un buco grosso dentro…ma anche che il rock’n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro e le stronzate con gli amici, beh, ogni tanto questo buco me lo riempiono.Credo che la voglia di scappare da un paese con 20.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx.Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.

(il monologo di Freccia - Radiofreccia 1998)
polonegativo

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